Airita intimo donna Anita in jacquard traspirante

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Airita intimo donna by Anita in jacquard traspirante- Clima Comfort

L’esclusivo tessuto jacquard della nuova linea Airita, propone un design con punti e ricami con colore tono su tono. Il suo aspetto elegante riflette lo schema puteggiato del jacquard con elementi ricamati nei colori Crystal e nero.

  • tutti gli articoli della linea sono senza ferretto
  • tessuto altamente traspirante garzie all. trama leggera
  • le coppe di reggiseni e body sono divise in tre parti per assicurare un supporto efficace
  • le coppe sono in tessuto jacquard  traspirante
  • le spalline dei reggiseni e del body assicurano un comfort totale grazie all’imbottitura e stabilità trasversale

Inoltre, la struttura ‘air-permeable’ del tessuto Clima Comfort, grazie all’effetto traspirante, regala una sensazione di eccezionale comfort per tutto il tempo in cui i capi vengono indossati. Che si tratti del reggiseno comfort, del body comfort o dello slip alto, con la loro vestibilità piacevole e i tessuti che assecondano la temperatura corporea e la sua naturale traspirazione i capi intimi Airita di Anita ti scordi di averli addosso. Le coppe in tutti e tre i modelli sono prodotte nell’esclusivo tessuto jacquard sviluppato per Anita. A seconda della figura e delle proprie preferenze, puoi scegliere tra:

  • 5851 – reggiseno senza ferretto comfort dal look sportivo tutto tessuto, il modello si caratterizza per jacquard punteggiato tono su tono su tutta la superficie delle coppe, le coppe stesse sono tripartite con cucitura orizzontale e cucitura verticale nella parte mediana del sotto-coppa. Spalline ampie e confortevoli e foderate forniscono una imbottitura stabilizzata nella sezione delle spalle regalando sollievo confortevole sulle spalle. Mentre la fascia giro seno sulla schiena, è fatta di robusto tessuto jacquard, che diventa più ampio nelle taglie più grandi
  • 5852 – reggiseno senza ferretto comfort con fascia ricamata con un motivo chiazzato che adorna la scollatura, le coppe sono tripartite con cucitura orizzontale e cucitura verticale nella parte mediana del sotto-coppa  Le coppe a tre sezioni su entrambi i modelli forniscono un supporto piacevolmente stabile grazie alla fodera realizzata in tulle ad alto controllo. Spalline ampie e confortevoli e foderate forniscono una imbottitura stabilizzata nella sezione delle spalle regalando sollievo confortevole sulle spalle. Mentre la fascia giro seno sulla schiena, è fatta di robusto tessuto jacquard, che diventa più ampio nelle taglie più grandi.
  • 3550 – Body intimo Comfort senza ferretto. Il tessuto jacquard modellante con la sua struttura ampia, morbida e traspirante si adatta perfettamente alle forme del corpo femminile, ma ha anche un aspetto delicato con un effetto che modella il corpo nel Body Comfort, dotato di un inserto foderato nella sezione anteriore. Una fascia ricamata con un motivo chiazzato che adorna la scollatura di questo Body.
  • 1350 – Slip a vita alta delicatamente sagomato e realizzato sempre con il tessuto jacquard ‘air-permeable’ altamente traspirante, si abbina perfettamente ai reggiseni per completare la linea di prodotti Airita Anita il set. L’inserto foderato sul davanti dello Slip alto è fatto di spotty jacquard presenta strette bande ricamate ai lati.

Il tessuto jacquard è un tessuto lavorato a maglia o tessuto con disegni geometrici o variamente figurati. Si ottiene intrecciando fili di vario colore, su apposito telaio e con un particolare metodo di tessitura, anch’essi detti jacquard dal nome del loro inventore, il francese J.-M. Jacquard. I tessuti jacquard, infatti, si distinguono per i loro disegni estremamente complessi e ricchi di colori.

Un poco di storia

Spesso capita che le idee più semplici finiscano per scatenare una rivoluzione. Ed è proprio quello che è successo con il telaio inventato da Joseph-Marie Jacquard, che ha cambiato la storia anche della tessitura. Vi raccontiamo come, e quali sono le caratteristiche dei tessuti jacquard.

Prima del 1806, telai come quelli della nostra tessitura erano azionati totalmente a mano. Accanto alla tessitrice, un aiutante tirava alcune manopole accanto al telaio per sollevare i licci e farvi passare attraverso i fili della trama. Di solito gli aiutanti erano bambine, spesso le figlie delle tessitrici, che così poteva imparare il mestiere della madre, osservandola tutto il giorno.

In questo modo, poi, la madre poteva tessere qualche centimetro in più di tessuto, dal momento che, all’epoca, venivano pagate in base alla quantità di prodotto realizzata. In ogni caso, non si arrivava a più di 10 cm al giorno. Un lavoro eterno, insomma.L’’idea geniale di Jacquard fu quella di riunire in un’unica macchina 3 progetti del secolo precedente:

    1. l’uso di aghi e di una carta continua forata e contenente il disegno, che Basile Bouchon testò nel 1725;
    2. la sostituzione della carta continua con cartoni legati tra loro, proposta da Jean Baptiste Falcon nel 1734;
    3. la collocazione di un cilindro meccanico sopra il telaio nel 1744, che Jacques Vaucanson aveva pensato per automatizzare la sostituzione dei cartoni durante il lavoro;

gli operai non prendono molto bene l’introduzione della macchina jacquard: hanno paura che riduca drasticamente il numero di posti di lavoro. Succede proprio questo, almeno in parte, e scoppiano rivolte operaie in tutta Europa. E Jacquard viene minacciato di morte. Fortunatamente, Jacquard se l’è cavata. E pure la sua invenzione. I tessuti jacquard, infatti, si distinguono per i loro disegni estremamente complessi e ricchi di colori. Insomma, è grazie all’idea di Jacquard se oggi si possono produrre tessuti elaborati per l’arredamento e l’abbigliamento intimo ed esternabile.